Natale non sarebbe Natale senza il panettone, il dolce più amato della festività: sapete perché ha questo nome?
Ammettiamolo: il panettone è uno dei dolci più amati e attesi del Natale. Soffice, profumato e squisito, una vera delizia da assaporare in compagnia dei nostri affetti più cari. Sulle sue origini esistono versioni disparate, più o meno romanzate e veritiere, ma quella che vi raccontiamo oggi è senza dubbio la storia più quotata. Siete pronti a scoprire perché il panettone ha questo nome? Bisogna iniziare specificando che ci troviamo sommariamente nel XV secolo alla corte del celebre Ludovico Moro. Cosa c’entra un signore milanese di diversi secoli fa con la delizia che degustiamo ancora oggi? Scopriamolo insieme!
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Panettone, la storia del nome e delle origini
Si racconta che per festeggiare la vigilia di Natale, alla corte di Ludovico Moro fu dato un suntuoso banchetto. Ovviamente, non potevano mancare dolci deliziosi per sorprendere gli ospiti. Tuttavia, nelle cucine, qualcosa andò storto e il dessert fu bruciato. Toni, che era un giovane sguattero che lavorava in cucina, si ingegnò e, con del lievito di riserva, iniziò ad impastare. Con gli ingredienti che oggi leggiamo, almeno parzialmente, ancora oggi sulle scatole acquistate per festeggiare il Natale, Toni diede vita al celebre dolce. Soffice e profumato, oltre che squisito. Gli ospiti e tutta la famiglia Sforza rimasero tanto conquistati dalla creazione da scegliere di conferirgli il nome del suo ‘inventore’. La delizia divenne così il “pan di Toni” che, nel corso dei secoli, si sarebbe trasformato in ‘panettone’.
Una leggenda, una storia, come ne esistono tante altre. Eppure, l’idea che sia stato Toni ad inventare il famosissimo dolce ha un sapore particolare, non siete d’accordo? Un retroscena molto interessante in un giorno così speciale.
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