Domenico Stellini: stroncato da un infarto l’ex direttore Ulss

Il Dottor Domenico Stellini, l’ex direttore Ulss stroncato ad 85 anni da un un infarto

Durante la notte di Lunedì 22 Dicembre di questo anno tanto tumultuoso, ci ha lasciato Domenico Stellini. Una figura importante ed iconica per la sanità veneta. Per più di 50 anni è stato  il direttore generale del Ulss di Treviso.

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Zaia, il saluto a Domenico Stellini

Così lo ha voluto ricordare, il Presidente della regione Veneto, Luca Zaia. “Lo chiamavo, scherzosamente ma non troppo perché era vero, ‘Mister Sanità'”, ha scritto come nella descrizione di un post dedicato al direttore Stellini.

 

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Un post condiviso da Luca Zaia (@zaiaufficiale)

“Se oggi Treviso è un riferimento a livello regionale lo dobbiamo a lui”, queste sono le parole di Francesco Benazzi, l’attuale direttore generale Ulss2, dedicando anche lui sentite parole d’addio al suo precursore Stellini.

 

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Un post condiviso da Francesco Benazzi (@francescobenazzi.ulss2)

L’ex storico direttore è venuto a mancare proprio nel Pronto Soccorso del suo Ospedale, in seguito al trasporto del paziente in autoambulanza a causa di un arresto cardiaco. E’ stata la moglie la prima ad averlo soccorso, Silvana Agostini.

La storia di Domenico Stellini è cominciata nel lontano ‘63 nei panni di assistente del Dottor Chinaglia, in chirurgia. Sempre molto impegnato nella riparazione di problemi sindacali della categoria medica, Stellini ha successivamente nel 2002 ha lasciato l’Ulss 9, per la direzione dei servizi sanitari della Regione del Veneto.

Come riportato da Qdpnews.it, al professor Stellini si deve anche la trasformazione dell’ospedale di Motta di Livenza. Ospedale altrimenti destinato alla chiusura, riabilitato poi a grande centro riabilitativo. Al fianco dei suoi collaboratori poi si è sempre fatto rispettare e riconoscere, andando a creare quella che oggi si chiama la Scuola Trevigiana.

Il Presidente Zaia ha inoltre aggiunto “Stellini per Treviso e la sua sanità è stato tante cose: modernizzatore, gestore attento ed attivo; visionario al punto di aver avviato lui la collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università di Padova; ma è stato anche uno straordinario formatore di bravi medici e bravi dirigenti che ora contribuiscono in varie parti del Veneto a mandare avanti una macchina straordinaria”. 

Zaia ha poi mandato le sue sentite condoglianze alla moglie Silvana ed ai loro figli, uno dei quali è oggi “nostro valido collaboratore”. “Perché quella di Domenico è una grande perdita, sia sul piano professionale che umano.”

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