Dopo la scoperta della nuova variante Covid aumentano i dubbi sull’efficacia del vaccino. Ecco cosa ha detto Franco Locatelli.
Scoperta la nuova variante Covid proveniente dal Regno Unito, crescono anche i dubbi sull’efficacia del vaccino. La domanda che tutti si stanno ponendo è se questo funzionerà anche sulla nuova forma inglese del virus che sta mettendo in grande difficoltà il Regno Unito, costringendo i Paesi europei a bloccare i voli. Ospite a Che tempo che fa, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli ha provato a dissipare le incertezze. Ecco cosa ha detto.
La nuova variante Covid
Dopo la sua diffusione in Regno Unito e l’arrivo in Italia proprio negli scorsi giorni della nuova variante Covid, l’incertezza e la paura sono tornate a regnare sovrane. Tanti i dubbi anche sull’efficacia di quel vaccino che ha come obiettivo quello di riportarci progressivamente ad una nuova normalità. La situazione sembra, dunque, essere quanto mai incerta. A questo proposito, sono già intervenuti gli infettivologi per cercare di spiegare esattamente come stanno le cose e di dissipare inutili dubbi. Per esempio, il presidente del Consiglio superiore della Sanità Franco Locatelli, ospite a Che tempo che fa, ha provato a rassicurare gli italiani illustrando come il vaccino agirà anche sulla nuova variante Covid.
Le parole di Franco Locatelli a Che Tempo che fa
Nella puntata di domenica 20 dicembre Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità, ospite alla trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa su Rai 3, ha voluto tranquillizzare gli spettatori cercando di spiegare senza giri di parole cosa sta accadendo al momento e quale potrebbe essere l’efficacia del vaccino sulla nuova variante del virus. “Voglio rassicurare gli italiani” ha detto Locatelli. “Ci vuole la massima fiducia sul vaccino che è la risposta più efficace per uscire dalla pandemia” ha poi aggiunto.
Tuttavia, la notizia di questa nuova forma di Coronavirus ha fatto discutere gli esperti, soprattutto per quanto riguarda il livello di contagiosità. L’ipotesi è, infatti, che la mutazione in questione possa determinare una maggiore e più rapida trasmissibilità. La buona notizia è che per ora non sembra né aggravare i sintomi della malattia né mettere in discussione l’efficacia del vaccino. In particolare, i vaccini a mRna messaggero sembrano essere la risposta migliore al problema in quanto possono essere modificati facilmente in base alla variante del virus.