La definizione di “Intersessualità” è oggetto di un complesso dibattito, scopriamo in termini semplici cosa rappresenta, quali sono le caratteristiche e le diverse tipologie.
Il termine “Intersessualità” è ancora oggi molto dibattuto e abbraccia un complesso insieme di caratteristiche: cerchiamo di fare chiarezza, comprendere cos’è inteso con la definizione e quali tipologie distingue. Bisogna partire dal concetto che la suddivisione in “genere” colloca particolari caratteristiche sessuali in due rami precisi: maschile e femminile. L’Intersessualità si riferisce all’impossibilità di stabilire con precisione in quale dei due generi tradizionali una persona intersessuale si collochi. Questo perché può presentare una serie di variazioni che spaziano dall’aspetto dei genitali, agli ormoni o ai tratti somatici e così via. L’Intersessualità non è sempre rilevata, può essere scoperta nel corso della vita o addirittura mai, e ne esistono forme diverse. Solitamente, la variazione di queste caratteristiche tradizionalmente tipiche, non genera problemi per quanto riguarda la salute della persona interessata.
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Intersessualità, esistono diverse tipologie: ecco le più comuni
Tra le varie forme di Intersessualità, scopriamo quali sono le più comuni e le loro caratteristiche. Partiamo con l’Ermafroditismo, ovvero quella particolare condizione in cui un soggetto è in grado di produrre i gameti maschili e anche quelli femminili. Ci sono poi lo Pseduoermafroditismo maschile e femminile, che si manifesta con uno sviluppo intermedio degli organi genitali tra entrambi i generi. Troviamo anche la Sindrome da insensibilità agli androgeni che comporta lo svilupparsi di un corpo, geneticamente maschile, come femminile. Un sunto parziale di alcuni tipo di Intersessualità, argomento tanto vasto quanto complesso e discusso. Una splendida testimonianza arriva sul profilo ufficiale di Viceitalia che riporta la storia di Marleen, ballerina ungherese.
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Come specificato, l’utilizzo del termine Intersessualità è ancora adesso al centro di un acceso dibattito. Va ricordato che esistono alcune possibilità di terapia per “indirizzare” una persona intersessuale verso un genere o l’altro, ma si è spesso posto l’accento sulle conseguenze psicologiche che potrebbero conseguire.