Guadagnare in più ogni anno è possibile? Sì, ma seguendo alcuni importanti consigli
Ognuno di noi possiede una banca nella quale ripone grande fiducia poiché gestisce i nostri beni. Ma quale è il lavoro effettivo svolto dalle banche? Il loro business sta nell’utilizzare i soldi che noi depositiamo sui conti correnti, prestandoli ed investendoli, con lo scopo ultimo di guadagnare.
La banca fa quindi pagare gli interessi anche sui soldi che effettivamente non appartengono a lei, ma ai suoi clienti. Ma c’è un modo per fare ciò che fanno le stesse banche, senza doversi servire di loro? In effetti esiste e questo metodo porta il nome di ‘Social Lending’. Scopriamolo insieme.
Guadagnare di più con il ‘Social Lending’
Con questo metodo, temuto ed odiato dalle banche, si può guadagnare fino al 20% in più l’anno. Tradotto dall’inglese in ‘Prestito Sociale’, questo nuovo meccanismo ha il compito di mettere in contatto domanda ed offerta dei privati. Chi ha dei soldi da investire, molti o pochi che siano, può prestarli a chi ne ha necessità. Ovviamente questo procedimento lo si attua adottando una serie di precauzioni, così che il rischio della mancata restituzione sia minimo o addirittura nullo.
Ma quanto si può guadagnare prestando soldi agli altri? Questo dipende da ogni piattaforma, ma possiamo dire che le cifre sono intorno al 5% e il 20% l’anno. Anche se può sembrare un’iniziativa inedita e strana per il nostro paese, anche l’Italia ha numerose piattaforme che offrono questo servizio: per trovarle basta cercare ‘Social Lending’ sul web.
Con questo metodo, invece di prestare soldi allo Stato o alle imprese, si prestano i soldi ai privati: esattamente ciò che fa la banca con i soldi che i clienti depositano sui conti correnti. Proprio per questo motivo le banche guardano così male tale innovativo metodo di business. Un meccanismo che a primo impatto potrà sembrare strano ad i nostri occhi, anche difficile, ma con un po’ di costanza si potranno ottenere dei fantastici risultati, che a fine anno troveremo con piacere nei nostri portafogli.
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