Vaccino Covid: il Professor Gilberto Corbellini racconta la storia del vaccino e spiega perché ci si può fidare anche stavolta
C’è stata un’epoca in cui gli antenati utilizzavano tecniche di immunizzazione assurde se relazionate a quelle attuali. Ci si faceva pungere dai serpenti o dagli scorpioni, perché una volta sopravvissuti si diventava immuni all’effetto del veleno. Avevano già compreso che ‘il simile cura il simile’. Per prevenire una ma malattia o un avvelenamento, è necessario introdurre nel corpo una forma lieve della malattia, in modo che resista ad una più grave.
Gli scettici ci sono sempre stati, da che mondo è mondo. Ogni epoca storica è stata contrassegnata da grandi piaghe, come le malattie o la sfiducia nella scienza. “Oggi si sta minando alla base quell’unico elemento che tiene in piedi le società occidentali, che è la fiducia nelle regole e nelle competenze e nell’onestà di fondo di persone pagate per venire a capo della pandemia.“- il Professor Gilberto Corbellini, attraverso un esplicativo excursus storico, fa un perfetto piano della situazione attuale.
Gilberto Corbellini è un professore ordinario di storia della medicina all’Università la Sapienza di Roma. In un’intervista rilasciata al blog HuffPost il professore ripercorre le tappe che hanno condotto l’umanità a una delle scoperte più importanti della storia della salute umana. Il fulcro del suo discorso riguarda l’attuale condizione di reticenza nei confronti del vaccino anti-Covid. Il problema di fondo è la diffidenza, che ha portato la società odierna a nutrire più dubbi che certezze nei confronti del sistema sanitario, sia nel pubblico che nel privato. Due giorni fa in Gran Bretagna è stato approvato il vaccino prodotto da Pfizer-BioNTech che sarà disponibile già tra pochi giorni. La corsa al vaccino per far fronte all’emergenza sanitaria è stata una necessaria battaglia contro il tempo, che ha lasciato dietro centinaia di persone vinte dal Coronavirus. Oggi che forse si inizia a intravedere una luce al di la del tunnel, sono ancora tanti gli scettici. Ma perché?
LEGGI ANCHE: Vaccino anti-Covid approvato: sarà pronto dalla prossima settimana
E’ esattamente quello che HuffPost ha cercato di capire interpellando un’esperto di storia della medicina. I primi ‘vaccini’ erano basati sull’intuito e sulla sperimentazione, con metodi lontani anni luce dagli attuali processi scientifici in laboratorio fondati su milioni di dati e strumenti statistici e informatici. Ben distante dall’usanza di far sniffare le croste di vaiolo o somministrare il virus negli orfanotrofi, per poter testare l’immunità alla malattia. Nei secoli la scienza si è evoluta, ma anche la popolazione di conseguenza. In ogni periodo della storia ci sono state sommosse contro i vaccini, superate dall’efficacia dell’educazione sanitaria, che ha concesso la libertà di scelta di effettuare o meno la cura sanitaria.
Quello che fa maggiormente discutere stavolta, sono i tempi brevi di sperimentazione del vaccino e l’assenza di dati tangibili. Corbellini rassicura: “I dati ci sono e sono nelle mani degli deputati a verificarne la validità, l’efficacia e la sicurezza. Agenzie fatte da esperti. Quelli che mancano sono quelli che potremo raccogliere solo quando avremo vaccinato qualche decina di milioni di persone”.
La stampa digitale ha completamente rivoluzionato il mondo della stampa. Si tratta di una tecnica…
Gran Turismo è uno dei film più attesi di tutto il 2023, il trailer aumenta…
La trilogia di Bell & Ross: ecco con quale grande stilista hanno realizzato questa edizione…
Un test che sta mandando tutti in tilt: sei in grado di scovare tutte le…
La compassione è parte di te? Allora sicuramente appartieni a uno di questi segni zodiacali:…
Se il tuo forno è super incrostato, questo metodo fa al caso tuo. Tornerà igienizzato…