Antonino Cannavacciuolo prima del successo: retroscena inedito, l’avreste mai detto?

Antonino Cannavacciuolo, spunta un retroscena inedito sulla sua vita prima del successo coi ristoranti e con la televisione: chi l’avrebbe mai detto?

Cannavacciuolo
Antonino Cannavacciuolo prima del successo

Antonino Cannavacciuolo non è soltanto uno dei più grandi chef italiani. E’ anche un personaggio televisivo. Su di lui sono sempre accese decine e decine di riflettori. Ha una canale Instagram che aggiorna di tanto in tanto con qualche foto della sua famiglia, che adora. Sua moglie, anche lei ormai è molto conosciuta: Cinzia Primatesta. Si amano, si vogliono bene e condividono quella che per entrambi è una grande passione: la cucina. Ed è stata lei, infatti, a rivelare questo retroscena su suo marito Antonino proprio in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’. Un retroscena che non tutti conoscevano perché racconta di un ‘Antonino’, o meglio ‘Toni’, come lo chiama lei, quando ancora non era famoso.

Antonino Cannavacciuolo e sua moglie Cinzia Primatesta: spunta un retroscena inedito

Com’era Antonino Cannavacciuolo prima del successo? Magro. Sì, se vogliamo riassumerlo in una sola parola, questa sarebbe quella più indicata. Ultimamente si è messo a dieta, si è messo in riga. Ha deciso di dare una svolta alla vita e mangiare in un certo modo per arrivare ad un peso ideale per la sua altezza e la sua età. Prima ancora del successo, delle stelle michelin e dell’arrivo in televisione, era magro. Ce lo racconta Cinzia Primatesta: “Finivamo sempre oltre l’una di notte. Senza mai giorno di chiusura. Sono stati anni durissimi. Anche se sono contenta di essermi sacrificata tanto. Tony ha sofferto lo stress. E così è ingrassato. Quando l’ho conosciuto pesava 82 chili per un metro e novanta di altezza. Era magro”. 

Insomma, a quanto pare, è stato lo stress a farlo ingrassare fino a quel punto. Con una vita così impegnativa, beh, non gli si possono attribuire tutte queste colpe. Adesso, però, ha imparato a gestire gli impegni e a delegare. Ha dovuto farlo per forza quando si è presentata l’occasione della tv: “Tony era concentrato sulla cucina, aveva paura ad allontanarsi, anche solo per poche ore. Invece puoi crescere i collaboratori validi e delegare”, spiega Cinzia Primatesta nell’intervista al Corriere della Sera.

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