Albero di Natale: la ‘curiosa’ tradizione che quasi nessuno conosce, cosa accade tra il 22 e il 23 Novembre per il popolo Pugliese
Ormai è sempre più frequente che le persone si dedichino agli addobbi di Natale prima ancora dell’8 di Dicembre. In molti rispettano le tradizioni in modo ferreo, in molti invece decidono di avviare prima i preparativi delle festività. Quest’anno più che mai la voglia di calore e di serenità hanno preso la magia, soprattutto visto il periodo critico dovuto al Coronavirus.
E proprio in virtù di questa cosa, sono davvero moltissime le persone che hanno deciso in questi giorni di addobbare casa e anche gli esterni. Ma se per molti questa sembra essere un vero e proprio affronto alle tradizioni del’8 dicembre, per altri non è così. In particolare in Puglia, pare che ci sia una tradizione ben diversa, che forse potrebbe giustificare tutti questi anticipatari. Si tratta di una tradizione davvero molto insolita, che potrebbe farvi davvero cambiare idea al riguardo. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
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Albero di Natale: la ‘curiosa’ tradizione che nessuno conosce
Culto Cristiano: Santa Cecilia nata a Roma nel II secolo e morta a Roma nel III secolo. Era una nobil donna romana convertita al cristianesimo, vergine e martire cristiana. Il suo culto è molto popolare poiché Cecilia è la patrona della musica, degli strumentisti e cantanti. La sua festa cade il 22 novembre da Cattolici e Ortodossi. Esclusa la Vergine Maria è una delle sole sette sante ad essere ricordate per nome, nel Canone della Messa.
Tradizione Tarantina: l’arrivo della festa di Santa Cecilia rappresenta l’inizio delle festività, motivo per cui, dopo la notte tradizionale, trascorsa tra canti, balli e preghiere, i tarantini si dedicano ad addobbare le loro case per il Natale.