DaD, cattive notizie per tutti gli studenti che dovranno tornare a scuola: ecco quando si potrà riprendere con le lezioni in presenza
Con il DPCM del 3 Novembre emanato dal Governo ed applicazione delle norme dal 6, il Presidente Giuseppe Conte vedeva applicate ancora più restrizioni per quanto riguarda l’insegnamento nelle scuole, data il nuovo e complesso flusso di contagi che sta colpendo il Paese. Inizialmente la didattica in presenza era riservata alle scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre le restanti prevedevano già l’istruzione tramite didattica a distanza. Con l’incalzare del numero di contagiati però, si è scelto di allungare la DaD totale per tutte le classi seconde e terze di primo grado in zona rossa.
Per le zone gialle ed arancioni invece è prevista la didattica in presenza per la scuola dell’infanzia, primaria ed il primo anno della secondaria. Restano annullate le gite scolastiche ma sono permessi i laboratori extrascolastici purché integrati nel programma di studio. Il DPCM in questione, salvo nuovi risvolti sui contagi, rimane attivo sino al 3 Dicembre. Quali saranno le sorti dei ragazzi nell’ultimo mese dell’anno? Scopriamo i dettagli
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DaD, l’istruzione per gli studenti a distanza prosegue: quando si potrà tornare in presenza
Con il nuovo DPCM che verrà emanato nei primi giorni di Dicembre, da quanto emerge non ci dovrebbero essere nuove disposizioni per quanto riguarda il rientro nelle scuole o dei cambiamenti nell’istruzione a distanza e in presenza. Sicuramente, si vaglierà l’ipotesi di rientro nelle sedi scolastiche a Gennaio 2021. La conferma è arrivata dal presidente dell’Associazione Nazionale presidi Antonello Giannelli. “Più di 3 milioni di studenti sono a casa, è una sconfitta per il paese. Con la didattica a distanza si potrà andare avanti ancora per un po’, ma non si può di certo concludere l’anno così” afferma a La Repubblica. ” Forse si arriverà a dopo le vacanze di Natale. Tutti noi vogliamo nuovamente l’istruzione in presenza ma ciò deve avvenire nel totale rispetto della sicurezza degli studenti e del personale. Pertanto bisogna darsi da fare altrimenti non ci saranno le condizioni favorevoli alla riapertura. Ce la si può fare, ma con un cambio di mentalità” conclude il presidente dell’ANP.