Bonus matrimonio 2021: il Decreto Rilancio a sostegno delle coppie prossime alle nozze e del settore wedding
Sono oltre 7500 gli emendamenti presenti nel Decreto Rilancio. Tra questi, arriva anche il Bonus matrimonio volto ad agevolare le coppie che convoleranno a nozze nel prossimo anno. Il bonus arriva anche a sostegno del settore wedding, paralizzato dallo stop alle cerimonie imposto dall’emergenza sanitaria. Con il rinvio della data delle nozze di oltre 50mila coppie, hanno subito un grave crollo non solo le location per eventi. La crisi Covid 19 ha piegato anche fotografi, parrucchieri ed estetisti, fiorai, musicisti, atelier e negozi di abiti da sposi, agenzie di viaggio.
La notizia non è stata ancora confermata: l’emendamento è ancora oggetto di discussione alla Camera e potrebbe subire variazioni. Qualora venisse approvato, il Bonus matrimonio entrerebbe in vigore a partire dal 1° Gennaio 2021.
LEGGI ANCHE: Assegno unico in arrivo per il 2021: a chi spetta e cosa prevede
Bonus matrimonio 2021: un motivo in più per convolare a nozze il prossimo anno
Secondo il programma del Decreto Rilancio, verranno stanziati circa 200 milioni di euro, reperiti attraverso la riduzione del Fondo previsto per il Reddito di cittadinanza. Salvo ulteriori modifiche, le coppie che si sposeranno nel prossimo anno potranno contare su quest’agevolazione. Il bonus prevede una detrazione fiscale fino al 25% sull’imposta lorda delle spese matrimoniali, fino ad un tetto massimo di 25mila euro.
Per fare un esempio pratico: se la spesa raggiunge il limite, i novelli sposi recupereranno la somma totale di 6.250 euro ripartita in 5 rate. Ogni anno gli saranno detratti in dichiarazione 1.250 euro.
Chiaramente, tutte le spese che saranno oggetto del bonus, dovranno essere tracciabili e documentate. Si dovrà inoltre trattare di acquisti sostenuti e pagati esclusivamente in territorio nazionale, a partire dal 1° Gennaio del prossimo anno.
Il bonus sarà applicabile alle spese che solitamente vengono sostenute per le cerimonie nunziali (non prendendo in considerazioni sfarzi eccessivi). Rientrano tra queste voci:
- quota per l’affitto della location dell’evento
- servizio di catering e ristorazione
- oneri destinati al wedding planner
- abito nunziale degli sposi
- trucco e acconciatura
- servizio fotografico
Questo è ciò che prevede l’emendamento. I promessi sposi dovranno però attendere che il Decreto Rilancio diventi legge per poter scoprire quali saranno le eventuali modifiche e poter accedere all’agevolazione.