Decreto Rilancio: come procedere con la richiesta del rimborso mezzi pubblici non usufruiti nel periodo del lockdown
Tra le varie dispozioni presenti nel Decreto Rilancio, quella del rimborso abbonamenti ai mezzi pubblici ha interessato tantissimi studenti e lavoratori che nel periodo del lockdown non hanno potuto usufruire del servizio. Ogni azienda di trasporto ha emanato in maniera indipendente alcune modalità di rimborso potendo eseguire la richiesta online nei vari siti di riferimento.
Non tutte comprendono uguali passaggi e possono esserci variazioni sia nei periodi che nella forma di richiesta. Nonostante il Decreto fosse stato emanato a Maggio, le prime informazioni arrivano solo a metà Agosto. Scopriamo i dettagli
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Decreto rilancio: al via i rimborsi degli abbonamenti non usufruiti in lockdown
La prima prerogativa per poter accedere al rimborso è quella di essere in possesso di un abbonamento a servizi ferroviari e trasporti pubblici locali emanati tra il DPCM del 23 Febbraio e del 23 Marzo che hanno disposto il lockdown nazionale. Nonostante le diverse modalità di presentazione della domanda, si dovrà caricare sui portali online Autocertificazione che attesti di non aver potuto usufruire del servizio e la documentazione relativa all’abbonamento all’azienda di trasporti in questione.
Il rimborso avverrà dopo 30 giorni dalla presentazione della domanda e le varie aziende potranno decidere se presentare agli utenti dei voucher od un prolungamento dell’abbonamento stesso per l’intero periodo in cui non è stato possibile usufruirne. Al momento le aziende che consentono diverse modalità di rimborso sono Trenord, TPER(Trasporto passeggeri Emilia Romagna), ATAF(trasporti nella città di Firenze), AMT per la città di Genova, GTT(Gruppo torinese traporti) e ATM(Azienda trasporti Milano) rilasciando uno o due abbonamenti mensili da utilizzare entro Ottobre 2021. Anche ATAC darà la possibilità dei rimborsi ma i termini di scadenza risalgono già al 30 Settembre 2020.