Gusto ed olfatto: come capire se si tratta di Coronavirus e tutto quello che c’è da sapere su questi primi sintomi molto importanti
Il Coronavirus ha spaventato un po’ tutti. Così, basta un semplice starnuto oppure un po’ di tosse per sospettare di essere infetti, soprattutto per gli individui più ipocondriaci. Ma c’è un altro sintomo che ormai sta diventando lo spauracchio un po’ per tutti: la perdita del gusto e dell’olfatto. Sì, perché stando a quanto viene provato da alcuni studi scientifici, quello sarebbe uno dei primi campanelli d’allarme per quanto riguarda l’infezione da Coronavirus. E’ per questo che, adesso, tutti sono preoccupati dal sentire o meno i gusti e gli odori. Ma cerchiamo di capirne di più: cosa sappiamo fino ad ora su tutto ciò?
Stando a quanto sottolinea anche un articolo riportato sul sito di Fondazione Veronesi, gran parte degli individui colpiti da Covid-19 in forma lieve dichiarano un deficit di olfatto e di gusto. Succede, dunque, anche questo. Senza dubbio, quindi, si tratta di uno dei primi campanelli d’allarme. Anche Federica Pellegrini, nuotatrice italiana, avendo contratto il Covid 19 dichiarava: “Ho perso prima il gusto poi l’olfatto, non sento più gusti e odori ed ero tutta rotta come se avessi un peso sullo sterno incredibile”.
La domanda che sorge spontanea è questa: dopo, quando l’incubo sarà passato, recupereremo gusto ed olfatto? Possiamo trovare risposta a questa domanda tramite uno studio italiano: nell’esaminare un campione di 202 adulti, seppur “moderatamente sintomatici” ma comunque positivi al tampone. La perdita dei sensi del gusto e dell’olfatto era stata dichiarata da 113 persone. Poi, dopo circa un mese dalle prime manifestazioni, l’89% dei partecipanti diceva di aver ricominciato a sentire odori e sapori. Per questo, a quanto pare, possiamo dire che nella maggior parte dei casi si torna ad avvertire gusto ed olfatto. Una buona notizia, anche se quel restante 11% preoccupa e non poco.
Rachel Batterham della University College London ha pubblicato sulla rivista scientifica “Plos Medicine” un lavoro molto delicato proprio su questa tematica. Lo riferisce anche il “Corriere della Sera”: quando abbiamo a che fare con una perdita d’olfatto dovuta al Coronavirus, beh, possiamo accorgercene perché è diversa da quella che può essere causata da un semplice raffreddore o febbre. Possiamo accorgercene in quanto non avendo congestioni nasali non si avvertono gli odori. Lo stesso vale anche per la perdita del gusto: i pazienti affetti da coronavirus con perdita del gusto non riescono di colpo a distinguere tra dolce ed amaro, giusto per citare un esempio.
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