Consigli ‘delle nonne’: tanti rimedi a cui tutti ricorrono che in realtà non servono a niente
Per risolvere lievi disturbi fisici o senso di malessere, si ricorre spesso ai ‘vecchi rimedi naturali‘. Questi consigli di salute ‘fai da te’, si tramando di generazione in generazione in tutte le famiglie. Ma siete davvero sicuri che questi ‘antidoti misteriosi’ abbiano una reale efficienza? Se lo sono chiesti in tanti, e attraverso studi specifici si è giunti a delle conclusioni. La non veridicità di molte credenze popolari, incontrerà il dissenso di molte nonne d’Italia! Fatto sta, che molte di queste ‘cure’ comunemente adottate, non funzionano affatto!
Consigli ‘delle nonne’: ecco svelati i rimedi naturali che NON ti cureranno
- “Per smaltire una sbronza bevi un altro bicchiere”. Potrebbe sembrare un’idea divertente, della serie – che la festa continui! -. Questo falso mito non solo non vi aiuterà a dissolvere i postumi dell’alcol, ma contribuirebbe all’accumulo di acetaldeide, sostanza chimica tossica. Anziché farvi tornare lucidi, ‘un altro bicchiere’ amplificherebbe nausea e mal di testa!
- “Se hai mal di gola fai i gargarismi con acqua e sale“. In effetti mettere in atto questo consiglio potrebbe darvi un immediato sollievo contro il bruciore. Ma purtroppo non basterà a curarvi.
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- “Mangiare le carote migliora la vista“… ma anche NO! La verità di questo ‘falso mito’ è che le carote contengono un’elevata quantità di beta-carotene (vitamina A), in grado di mantenere la visibilità in buone condizioni. Se però si è soggetti a difetti della vista (miopia, astigmatismo, ipermetropia…) neanche mangiando una quintale di questi deliziosi ortaggi si compirà il miracolo!
- “L’acqua di mare disinfetta”. L’acqua marina è erroneamente usata all’occorrenza come ‘disinfettante naturale’. Il problema è che non essendo sterile non dovrebbe assolutamente essere applicata su una ferita sanguinante o una puntura d’insetto. Se proprio non avete alternativa, usate il succo di limone, che ha una concreta azione disinfettante e lenitiva.
- “Dopo mangiato non ti tuffare“. Certamente esiste il rischio di congestione, ma il blocco della digestione avviene a causa di un repentino sbalzo della temperatura corporea. Vietare ai bambini di fare il bagno a stomaco pieno, è una precauzione eccessiva. Quello a cui bisogna fare molta attenzione è evitare che ci siano violenti sbalzi di temperatura. Basterà portare in spiaggia un pasto leggero e facilmente digeribile, e nelle 2-4 ore successive entrare gradatamente in mare.