Chiara Ferragni riceve il Leone d’Oro a Venezia per l’impegno civico

Negli ultimi tempi, attraverso i suoi seguitissimi social, si è recata spesso nei musei o negli altri luoghi di cultura. Era uno specifico programma per promuovere la cultura tra i più giovani, dove riscuote un successo grandioso. Chiara Ferragni è stata premiata con il Leone d’Oro a Venezia per l’impegno profuso per la promozione culturale. La scelta del Comune di Venezia ha scatenato però aspre polemiche degli addetti ai lavori. Ecco tutto quello che è successo.

Premio a Chiara Ferragni nella settimana del cinema

Il premio sarebbe dovuto essere consegnato a Chiara Ferragni lo scorso 25 aprile, ma tutto è stato rimandato causa pandemia Covid. Nei giorni scorsi, nella sala smart room del Comune, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnano, ha consegnato il Leone d’Oro alla Ferragni con queste motivazioni: “Per l’impegno civico dimostrato per l’Italia in questo periodo di emergenza ricordando a tutti le bellezze di cui l’arte, la cultura e la tradizione italiana sono ricche e per aver scelto la città di Venezia come tesoro da far conoscere al suo pubblico internazionale”.

Chiara Ferragni ha pubblicato la foto con il premio in bella mostra, scrivendo un lungo messaggio di ringraziamento. Ha spiegato la influencer: “Onorata di essere qui a Venezia, una delle città più belle al mondo e di farla conoscere ancora di più al mio pubblico. Auspico che tutti quelli che verranno qui la rispetteranno per tramandare la nostra bellezza ai nostri figli”.

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Chiara Ferragni e la promozione culturale

La moglie di Fedez e mamma di Leone, è stata tre giorni nella città della laguna dove ha visitato diversi monumenti, oltre alla bellissima piazza San Marco. Ferrgani ha visitato i musei civici della fondazione Muve e la Scuola Grande di San Rocco. E’ stata poi a Murano, al merletto di Burano, visitando le botteghe della produzione di fama mondiale di vetro.

Come accadde per le foto presso la Galleria degli Uffizi, anche in questo caso Chiara Ferragni ha scatenato qualche polemica. Per gli addetti ai lavori bisognerebbe incentivare il turismo culturale con investimenti, e non lasciare che siano gli influencer a fare pubblicità.

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