Una vita ricca di successi e trionfi – non solo in Italia ma anche in giro per l’Italia – ma anche di dolori e sofferenze. Al Bano Carrisi, uno dei più amati cantanti del panorama musicale italiano, che ha attraversato quasi 3 generazioni, si confessa sulle sue amate figlie. E parla di Ylenia e della lontananza di Cristel. Ecco cosa ha detto l’ex marito di Romina Power.
Al Bano e la tragica scomparsa di Ylenia
C’è una tragedia che ha segnato per sempre la vita di Al Bano e quella dell’allora moglie Romina Power: la scomparsa dell’amatissima figlia Ylenia, avvenuta nel 1994 a New Orleans. Un evento che ha segnato anche il matrimonio tra i due celebri cantanti e che scosse profondamente anche l’opinione pubblica italiana.
In una recente intervista Al Bano al settimanale Gente ha raccontato dei giorni post scomparsa dell’amata figlia: “Vivevo una grande crisi, mi stavo incattivendo, non sembravo più nemmeno io. Senza fede vivevo male, mi sentivo smarrito. Ho capito che stavo sbagliando: anche il buon Dio ha sacrificato il figlio sulla croce, chi ero io per avere una vita soltanto facile e privilegiata?”.
Al Bano e i problemi con la figlia Cristel
C’è un’altra figlia, ovviamente per altri motivi, che non lascia dormire a sonni tranquilli il cantante di Cellino San Marco. Si tratta della più piccola, Cristel, che a seguito del matrimonio con l’imprenditore Davor Luksic si è trasferita a Zagabria, in Croazia, in pianta stabile. Al Bano non vede lei, nè i suoi nipotini Kay e Cassia da molto tempo. Chiaramente il Covid ha aggravato ancora di più la situazione e Al Bano, molto legato ai suoi nipoti, soffre per la lontananza.
Ha spiegato il cantante: “Per il problema del Coronavirus preferisce giustamente non viaggiare, non vedo l’ora di rivederla assieme ai miei due nipoti”. E sull’emergenza sanitaria Al Bano ha raccontato dei nuovi contagi in rialzo nella sua Puglia a seguito delle vacanze estive: “Purtroppo in giro si vede tanta imprudenza e si leggono notizie che non si vorrebbero mai sentire”. Il cantante ha poi rivolto un appello, specie ai più giovani, a non abbassare la guardia e a una maggiore prudenza.